Osteopatia per la donna in gravidanza o neo mamma

Trattamento osteopatico. Nel corso della gravidanza, il corpo della donna cambia profondamente. Il bacino si dilata, il costato si fa più ampio per permettere la risalita del bambino, i legamenti diventano più elastici, il seno si prepara ad allattare. Tutte effetti bellissimi ma che se mal adattati dal corpo, possono creare sintomatologie dolorose al rachide e ai muscoli. Il trattamento osteopatico assicura un approccio delicato e non invasivo che gioverà sia alla mamma che al nascituro.

Massoterapia in gravidanza. Le linee guida in campo medico definiscono che nel primo trimestre, data la delicatezza del periodo, è consigliato non eseguire trattamenti manipolativi di nessun genere. Dal 4° mese in poi però, e durante tutta la gravidanza, è consigliato intraprendere un percorso di massoterapia per accompagnare il corpo in questo meraviglioso viaggio. Alleggerire alcune aree che si fanno più pesanti e conservare il tono muscolare lombare e del bacino, aiutano senza dubbio, ad affrontare meglio la gravidanza.

Linfodrenaggio segmentale. Il linfodrenaggio, durante la gravidanza, è uno dei trattamenti di elite per gestire al meglio i gonfiori che si manifestano durante l’ultimo trimestre. A causa della pressione del bambino su vene e vasi linfatici degli arti inferiori, la linfa e il sangue scorre con più difficoltà in queste aree. Il massaggio linfatico aiuta ad alleggerire e drenare i liquidi in eccesso, dando una piacevole sensazione di leggerezza a tutto il corpo.

Trattamento pavimento pelvico. Durante la gravidanza ma ancor più dopo il parto, il pavimento pelvico subisce uno shock muscolare e legamentoso. A causa della eccessiva dilatazione e delle spinte durante l’espulsione, in questa zona si creano aree ipotoniche, ipertoniche o cicatriziali se è stato eseguito una episiotomia. E’ fondamentale ripristinare la corretta funzionalità del pavimento pelvico per evitare spiacevoli conseguenze come: dolore vaginale, incontinenza da sforzo, emorroidi e dolori intimi. Se è stato eseguito il taglio cesareo invece, è buona prassi controllare la cicatrice ed evitare aderenze interne, oltre che recuperare il tono dell’addome. Il lavoro sul pavimento pelvico prevede sia una parte attiva, con esercizi mirati, che una parte passiva di trattamento sui tessuti esterni.

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